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al testo di Gil
Non mi mancare
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ti voglio bene, amore mio, anche se il silenzio diviene una densità dove altri cullano il tuo sonno io resto a vegliare i tuoi occhi chiusi le tue palpebre abbassate il tuo corpo di statua greca di bellezza che seduce ogni uomo. ti voglio bene, amore mio, sulla tua bocca attingo ogni mio respiro; ti voglio bene, amore mio. Non mi mancare.
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L’Arbaléte
- 10/01/2018 22:44:00
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Non per niente si dice che lamore scocchi come un cieco proprio al centro del cuore di chi non se laspetta. Di chi si fa paglione, del dardo, o di chi lo scocca dallarco, la responsabilità di tanto dolceamaro affanno? "Il sentimentale - sentenziava James Joyce da qualche parte - è colui che non vuole assumersi la responsabilità... ecc."
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Franca Colozzo
- 10/01/2018 22:43:00
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Una poesia che declama lamore con lintensità di sguardi e di silenzi nelle ore notturne dedicate al sonno, perché lamore spesso non ha bisogno di parole e si nutre di immagini. Il poeta veglia sulla sua amata e la contempla estasiato mentre lei dorme, attingendo da lei, dal suo respiro, la fiamma della passione che spera non si spenga mai. Magnifica dichiarazione di amore alla donna amata, fortunata per questo dono semplice e spontaneo.
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Franco Bonvini
- 10/01/2018 20:55:00
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Era un pò alla Oreglio.. E però una bellissima dedica, non sbaglierà
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Gil
- 10/01/2018 20:49:00
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Se mira al cuore con il cuore...
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Franco Bonvini
- 10/01/2018 20:46:00
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Speriamo prenda bene la mira :) (lo so, sono un discolo)
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